TERAMO – E’ partita dalla provincia di Teramo la traccia che ha portato all’arresto, questa notte a Milano, di un ‘lupo solitario’ organico dell’Isis, pronto al martirio in nome dell’Islam: in manette è finito un egiziano di 22anni, Issam Elsaved Elsaved Abouelamavem Shalabi, egiziano di Eldakahlia, classe 1996, bloccato in piena notte dai poliziotti del Nocs nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Digos della questura di Teramo, diretta dal dottor Luca Benedetti e la direzione del questore Enrico De Simone, con la collaborazione dei colleghi della sezione di Teramo del Compartimento Abruzzo della Polizia Postale, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal Gip de L’Aquila: l’accusa ipotizzata nei confronti dell’egiziano è associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia del terrorismo.
L’indagine nasce oltre un anno fa e, dicono gli investigatori, "conferma l’efficacia del livello di prevenzione" del nostro paese". A segnalare la presenza del giovane egiziano, già in precedenza in Italia con un regolare permesso di soggiorno e poi rientrato in clandestinità, che aveva un lavoro nell’impresa (gestita da egiziani) che fa le pulizie al McDonald’s del Centro commerciale Val Vibrata a Colonnella (assieme a uno degli amici, adesso raggiunto dal provvedimento di espulsione del ministro Salvini perché pericoloso per la sicureza nazionale). A Collonnella Shalabi aveva messo su un nucleo di connazionali sui cui si è concentrata l’attenzione degli investigatori dell’antiterrorismo. La sua radicalizzazione islamista è venuta a galla, controllata a distanza dalle indagini della Digos di Teramo, che ogni giorno di più hanno verificato la sua piena compromissione all’interno dei meccamismi e all’organizzazione jihadista dell’Isis: tra i particolari che hanno fatto intendere il suo ‘pedigree’ c’è l’essere ammesso a un gruppo Telegram riservato solo agli adepti più stretti, che venivano resi partecipi delle iniziative terroristiche del gruppo estremista.
Nel corso dell’indagine, inoltre, gli investigatori sono riusciti a recuperare decine di file audio scaricati dal giovane: si tratta di inni jihadisti e sermoni di imam radicali prodotti dall’apparato mediatico dell’Isis in cui si esalta il martirio e si ribadisce l’odio nei confronti dell’occidente.
Nell’ambito dell’inchiesta sono coinvolte altre tre persone, coetanei e connazionali dell’egiziano: nei confronti di uno di questi è scattata l’espulsione dell’Italia con le stesse contestazioni di terrorismo, un terzo è irrperibile all’estero, il quarto, anche lui residente a Colonnella potrebbe essere trattenuto presso un Cie prima di valutarne l’espulsione dall’Italia.
Oltre al blitz a Milano sono scattate contemporaneamente diverse perquisizioni in Abruzzo (a Colonnella e a Tortoreto), Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Le indagini, dirette dalla Dda de L’Aquila con il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, con la fattiva presenza degli agenti della Digos della questura di Teramo, e quelle di Piacenza e Milano, parallelamente ai compartimenti della Polizia postale di Abruzzo ed Emilia Romagna. A coordinare i diversi uffici sono stati l’ufficio per il contrasto al terrorismo esterno dell’Antiterrorismo e il servizio della Polizia Postale.